Psicomotricità: quale, quando e perché.

Negli ultimi anni la psicomotricità sembra diventata di moda. ma cos’è in realtà? Le risposte più frequenti a questa domanda sono”ginnastica”e “attività motoria”, ma la psicomotricità non è nulla di tutto questo: la psicomotricità è prima di tutto una scelta! Esistono infatti diverse scuole di pensiero (Lapierre.A ucouturier. Soubiran.e cc.), le quali si differenziano per filosofia. metodologia. materiali. percorso di formazione. ruolo del professionista ed è quindi opportuno conoscere prima l’orientamento di colei o colui alla/ al quale affidare i propri figli. facendo in modo che non sia una scelta casuale. Chiedere non è mai sbagliato. Tra queste la Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA) si rivolge a tutti i bambini e le bambine tra i 2 e i 7 anni, sia a livello educativo-preventivo che di aiuto in piccolo gruppo o individuale. Si avvale di un dispositivo spazio-temporale e materiale (la seduta) all’interno del quale i bambini sono liberi di giocare, prima attraverso il corpoe il movimento (gioco senso-motorio). poi attraverso la parola (storia,inventata dalla psicomotricista in base all’età e ai giochi emersi) e infine attraverso il disegno. le costruzioni con i legni o la plastilina (rappresentazione grafica o plastica).

È indicata nei momenti di grande cambiamento. come il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia (diverso rapporto numerico educatrice/bambini), dalla scuola dell’infanzia a quella primaria (dove aumentano le richieste sul piano cognitivo e l’aspetto motorio viene spesso messo in secondo piano), l’arrivo di un fratellino o di una sorellina. e in particolar modo in presenza di agitazione motoria o di comportamenti aggressivi, spesso difficili dagestire per genitori e insegnanti. Ma in assenza di difficoltà, perché scegliere la Pratica Psicomotoria Aucouturier per la propria figlia o per il proprio figlio? Ecco alcune buone ragioni:

  • è innanzitutto gioco. perché è attraverso il gioco che il bambino parla di sé, delle sue emozioni, della sua storia;
  • è un luogo di esperienza in cui i bambini possono esercitare le proprie capacità e consolidare le proprie competenze;
  • ai bambini non viene richiesta alcuna prestazione. né vengono fatte proposte guidate (assenza di giudizio);
  • è un percorso che accompagna i bambini ai diversi livelli di simbolizzazione;
  • i materiali a disposizione sono destrutturati e pertanto trasformabili. consentendo ai bambini di significare l’oggetto a partire dalle proprie emozioni vissute nel gioco, in relazione sia con l’oggetto stesso che con gli altri bambini;
  • favorisce lo sviluppo armonico  l’integrazione psicofisica (corpo, mente, emozioni);
  • favorisce la decentrazione, cioè la presa di distanza dalle proprie emozioni (condizione necessaria alla comunicazione).

1l/la psicomotricista della PPAè uno/una specialista del movimento, del gioco e della loro lettura simbolica, prepara il dispositivo, crea le condizioni per la rassicurazionefi sica ed emotiva (che consente ai bambini di esprimersi attraverso il movimento spontaneo e il gioco libero) e durante la seduta traduce e restituisce ai bambini il significato del loro gesto a livello simbolico.

L’Associazion CLIC propone percorsi di Pratica Psicomotoria Aucouturier ed è co-organizzatrice del seminario di formazione proposto da ANUPI FVG( Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiani, sezione Friuli Venezia Giulia) che si terrà a Trieste il 29-30 giugno prossimi.